Scuola

Carta del docente in scadenza: sospensione dell’applicazione a settembre

E’ in arrivo il nuovo bonus per i docenti di ruolo valido per l’anno scolastico che sta per iniziare. Dunque una buona notizia per gli insegnanti che anche per l’a.s. 2021/22 avranno diritto ai 500 euro della Carta docente. Il bonus è utilizzabile per la formazione e l’aggiornamento degli stessi. L’attuale carta docente sarà valida fino a fine agosto. Dopodichè, si verificherà la sospensione dell’applicazione ministeriale carta del docente per il cambio dell’anno scolastico.

Come spendere il bonus

La carta docente vale per due anni. Nel caso in cui non si riescano a spendere tutte le disponibilità entro l’a.s. di riferimento, è possibile trasferirle all’anno scolastico successivo. Somme che vanno ad aggiungersi a quelle che vengono successivamente messe a disposizione del docente.

Chi non ha speso tutto, quindi, deve provvedere entro fine mese.

Sospensione applicazione

Questi sono gli ultimi giorni in cui è disponibile l’applicazione, che sarà poi sospesa a partire dal 1 settembre. Lo spiega il Ministero con una nota specifica:

“A partire dal 1 settembre p.v. l’applicazione carta del docente sarà momentaneamente sospesa per la gestione del cambio dell’anno scolastico e saranno bloccate le funzionalità di validazione dei buoni sia da applicazione che da web service, fino al ripristino delle stesse dopo la migrazione dei dati. Si segnala che i portafogli dei docenti già registrati verranno momentaneamente disattivati e gli importi dei buoni prenotati e non spesi verranno annullati d’ufficio ed attribuiti come residuo relativo all’anno scolastico 2020/2021″.

Dunque nessuna paura: la sospensione sarà solo di qualche giorno e chi non ha speso tutte le somme le potrà recuperare l’anno prossimo. Tutti i docenti, infatti, le ritroveranno insieme ai 500 euro accreditati per il nuovo anno scolastico che sta per iniziare(2021/22).

Carta docente per i docenti non di ruolo

La carta del docente si è rivelata particolarmente importante in questo biennio contraddistinto dal Covid, perchè ha consentito, grazie alla sua natura, di effettuare anche acquisti che hanno permesso a molti docenti di allinearsi alle esigenze tecnologiche della didattica a distanza. E’ questo uno dei motivi per cui è stata fortemente contestata l’esclusività del diritto della carta docente agli insegnanti di ruolo. Infatti, in questi anni (e la situazione non cambierà il prossimo anno, anzi), sarebbe stata molto utile anche agli insegnanti precari, non di ruolo, ma che effettuano moltissime supplenze.

Le supplenze reggono la scuola italiana

Supplenze, lo ricordiamo, che sono utilissime e di non minore valore rispetto alla didattica svolta dagli insegnanti di ruolo. Anzi. Vista la portata delle classi scoperte in Italia, si può dire, purtroppo, che i supplenti reggono buona parte della scuola italiana. Cosa di cui va sicuramente dato loro ampio merito, ma che evidenzia le problematiche della scuola italiana. Ragion per cui sarebbe stato opportuno abilitare la carta docente anche agli insegnanti non di ruolo. Magari recuperando risorse dagli insegnanti all’ultimo anno di ruolo: la natura della carta docente, finalizzata all’aggiornamento, gioverebbe in fatti più a un giovane insegnanti, ancora non di ruolo, che a un docente alle prese con l’ultimo anno di insegnamento.