Graduatorie, Gps e supplenze

Assunzione precari con 24-36 mesi di supplenze: le novità per la prima fascia Gps

E’ iniziata la settimana del tanto atteso, e per certi versi temuto, nuovo anno scolastico. Tra Green Pass, test salivari, distanziamento sociale e incubo didattica a distanza, il mondo della scuola e di conseguenza quello degli insegnanti, si trova ancora alle prese con molte incertezze che riguardano l’assegnazione delle supplenze. Una procedura tristemente necessaria, considerata l’emergenza atavica in cui versano le cattedre italiane, e che hanno come conseguenza inevitabile la precarietà dei docenti e la discontinuità didattica subita dagli alunni.

Procedura assunzioni in alto mare

Mancano praticamente due giorni all’inizio ufficiale del nuovo anno scolastico, ma la procedura di assunzione dei docenti è lungi dal completarsi. Il tutto con una certezza sulla sfondo: i 113mila posti disponibili autorizzati dal Mef e che potevano essere assegnati alle immissioni in ruolo, saranno coperti per meno del 50%, considerato che secondo i dati rilasciati dal ministero dell’Istruzione, di assunzioni ne sono state fatte 46mila prima dell’ultima fase.

Una fase che come ormai noto riguarda solo la metà del personale inserito nella prima fascia delle Graduatorie provinciali per le supplenze. Il risultato sarà un eccesso di supplenti che, loro malgrado, invaderanno le classi italiane impedendo continuità didattica agli alunni. Dovendo lavorare in una condizione di precarietà che frustra le loro stesse possibilità di programmare in maniera adeguata un piano didattico a lungo termine.

Assunzione precari storici

La soluzione sarebbe stata quella, come spiegato più volte dai sindacati, di assumere i precari storici, con almeno 24-36 mesi di supplenze svolte. E così restano in attesa delle assunzioni i tanti, troppi insegnanti inseriti nella prima fascia Gps. Insegnanti che hanno già provveduto a inoltrare ricorso. In tutto ciò non viene risolto il problema delle mancate soluzioni per 500mila candidati supplenti inseriti nella seconda fascia Gps. Sono tutti docenti che si sono visti tagliare fuori dalle assunzioni a tempo indeterminato. Una parte di loro sarà assunta all’inizio di questo anno scolastico per coprire i 250mila posti liberi. Una soluzione ancora interlocutoria, che non costituisce un provvedimento a lungo termine che consenta la loro stabilizzazione.

Sciopero per il primo giorno di scuola

Oltre al Green Pass e alle classi pollaio, quelle appena elencate sono alcune delle criticità che porteranno allo sciopero della scuola previsto per il primo giorno del nuovo anno scolastico in tutta Italia, e che consentirà di mandare un segnale forte e riepilogativo di tutte le criticità in cui ancora versa la scuola italiana, e che l’emergenza pandemica, invece di risolvere, ha in certi casi acuito. Dimostrando ancora una volta che probabilmente si è persa l’occasione per voltare pagina rispetto al passato.