Scuola

Abolizione Green Pass scuola: arriva la svolta con la decisione del Consiglio di Stato

Si fa sempre più dura la lotta al Green pass da parte di cittadini, associazioni di categoria e sindacati che lo ritengono una misura in contrasto con la libertà personale. In attesa che arrivino le decisioni del Tar del Lazio in merito ai ricorsi per il Green Pass scuola, va registrata una sentenza del Consiglio di Stato che promette di essere un vero e proprio punto di svolta nella contesa sulla legittimità della carta verde. Il Consiglio di Stato, infatti ha emesso una sentenza che si riferisce a un ricorso che impugnava il Green pass europeo. Il parere dei giudici ha di fatto stroncato qualunque ipotesi di annullamento, da momento che è stato definito un provvedimento non solo non eludibile in quanto definito a livello europeo, ma che ha un efficace ruolo nel contenimento del COVID.

Ricorsi contro il Green pass scuola

Va detto che il pronunciamento in questione si riferisce all’introduzione del Green pass europeo e la ricezione in intervento legislativo da parte dell’Italia. Ma considerato che chi sta portando avanti la battaglia contro il Green Pass, punta proprio sulla contrapposizione che ci sarebbe tra i provvedimenti presi in Italia e gli orientamenti europei, questa sentenza rischia di segnare un punto alla lotta al Green Pass.

In ogni caso, si è ancora in attesa dei pronunciamenti riguardanti il Green pass interno allo Stato italiano ed in particolare applicato al personale della scuola, relativi ai ricorsi di cui Anief si sta facendo promotore. Ma come detto questa prima sentenza introduce alcuni spunti che potrebbero iniziare a considerarsi come un orientamento.

Violazione della privacy

Uno dei punti su cui si sta puntando maggiormente per denunciare la presunta illegittimità del Green pass, attiene alla privacy. In questo senso, secondo i giudici, “le prescrizioni stabilite dal Garante per la riservatezza dei dati personali mantengono la loro efficacia nei confronti delle misure applicative di copertura dell’autorità sanitaria nazionale cui spetta il coordinamento delle iniziative occorrenti”. Dunque non si intravede alcuna violazione della privacy.

Lasciapassare falso di immunità

Altro punto su cui punta la critica al Gren Pass riguarda i dubbi circa la capacità della carta verde di avere efficacia ai fini del contenimento della diffusione del COVID. Secondo i Giudici non è vero che in assenza di “piena immunizzazione” il Green Pass creerebbe un “lasciapassare falso di immunità“. Secondo i giudici il principio “si pone in contrasto con ampi e approfonditi studi e ricerche su cui si sono basate le decisioni europee e nazionali volte a mitigare le restrizioni anti covid a fronte di diffuse campagne vaccinali”.