Scuola

Controllo Green pass scuola: cambia tutta la procedura, Miur fa marcia indietro

Alla fine il buon senso dovrebbe avere la meglio e consentire ai dirigenti scolastici, e al personale scolastico in generale, di non doversi sottoporre ogni mattina a una procedura di controllo del Green Pass che potrebbe comportare ritardi, code e tensione. Al momento la verifica del Green Pass, automatica, è l’unica strada percorribile dai dirigenti scolastici, o da chi per loro, per verificare se il personale scolastico può o meno accedere all’istituto. Una verifica che non entra nel merito, ma che dice solo “sì” o “no”.

L’autocertificazione non basta

Cosa che però obbliga a reiterare la procedura ogni giorno, perchè il dirigente scolastico non ha modo di sapere la scadenza del Green Pass, e di certo non può affidarsi alla parola o all’autocertificazione del diretto interessato. Ma evidentemente il Governo ha recepito la natura farraginosa della procedura, e sta studiando una alternativa, che consentirebbe allo stesso tempo di tutelare la privacy di tutti, snellendo la procedura.

L’anticipazione è stata fornita ai sindacati nel corso del primo Tavolo tecnico nazionale sulla prevenzione del contagio da Covid-19 nelle scuole. Presenti i rappresentanti del ministero dell’Istruzione e della Salute. La soluzione sarebbe quella di mettere in piedi una piattaforma informatica che consenta di incrociare i codici fiscali con quelli relativi alle vaccinazioni e ai tamponi eseguiti. In questo modo le segreterie scolastiche avrebbero una panoramica circa il quadro vaccinale dei dipendenti. Il problema, come sempre, sono i tempi. Perchè si tratta di una proposta, certamente interessante, che arriva solo a una manciata di giorni dall’inizio dell’anno scolastico.

Tempi ristretti

E che inevitabilmente richiede di un minimo di tempi tecnici per essere realizzata, soprattutto di essere realizzata bene. Perchè se dovessero esserci disguidi o incongruenze, la cura rischierebbe di diventare peggiore della malattia. Ora sarà un problema tecnico, da risolvere di concerto con il Garante della privacy. Una soluzione che consentirebbe di scongiurare il rischio di controlli quotidiani che renderebbero l’avvio della giornata scolastica infernale.

Ora tocca al Ministero

La soluzione tecnica – riferisce la Cisl Scuola, che ha partecipato all’incontro – è già strutturata e disponibile e sulla stessa il Garante della Privacy ha chiesto l’adozione di un provvedimento formale”. Ora c’è da risolvere la questione formale, con il Ministero che sta conducendo i necessari approfondimenti per capire se serve un provvedimento in forma di DPCM o Decreto ministeriale. Se la soluzione venisse adottata, verrebbe meno la necessità di assumere personale extra Ata, come ipotizzata nelle scorse ore dal Ministero, per affiancare il dirigenti scolastici nei controlli quotidiani.