Scuola

Concorso straordinario scuola nel caos: bocciati assunti prima dei promossi

Se nemmeno vincere un concorso dà garanzie di poter ottenere un lavoro, significa che in Italia si è giunti a un punto di non ritorno. Oppure, se la si vuol vedere in maniera più ottimistica, che si è toccato il fondo e che adesso si può solo risalire. Anzi si deve. Il concorso straordinario, l’unico che è riuscito a vedere la luce e una conclusione in piena emergenza pandemica, grazie alla perseveranza dell’ex ministra Azzolina, rischia di creare un caso non da poco.Concorso straordinario scuola nel caos: bocciati assunti prima dei promossi

Un limbo fatto di ritardi e disservizi

Molti aspiranti professori di Filosofia e Scienze umane e di sostegno, vincitori del concorso e quindi aventi diritto di uno dei 32 mila posti messi in palio, non sanno ancora cosa otterranno di concreto, considerato che attualmente si trovano nella terra di mezzo popolata da ritardi degli uffici regionali nella pubblicazione dei risultati.

L’interrogazione parlamentare

La denuncia è dei deputati Pd Lucia Ciampi e Walter Verini, che non hanno potuto fare altro che presentare un’interrogazione parlamentare per spingere il Miur a «prendere provvedimenti urgenti per evitare che i vincitori del concorso straordinario perdano la cattedra che spetta loro di diritto». «I termini procedurali previsti per l’assegnazione delle cattedre stanno per scadere e le inadempienze del Ministero si ripercuoteranno non solo tra gli insegnanti vincitori di concorso ma anche sugli studenti che potrebbero non avere docenti stabili necessari per garantire una efficace continuità didattica già potenzialmente a rischio a causa della pandemia. È quindi necessario un intervento che proroghi, come già previsto per altre tipologie di concorsi, la data pubblicazione delle graduatorie».

Diverse le Regioni coinvolte

Le procedure per le immissioni in ruolo, in tempo per il nuovo anno scolastico, hanno lasciato indietro docenti di inglese, francese e scienze motorie. I casi riguardano diverse regioni: Toscana, Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo e Sardegna. Come è possibile che chi ha vinto un concorso straordinario, anzichè beneficiare di una corsia preferenziale per l’immissione in ruolo, si ritrovi tagliato fuori dai giochi?

Bocciati assunti prima dei promossi

Tutto dipende dal ritardo nella pubblicazione delle graduatorie. Il rischio è che non possano entrare di ruolo a settembre e aspettare un altro anno. E al loro posto? Potrebbero essere assunti colleghi meno titolati di loro, in virtù di una immissione in ruolo in via straordinaria dei supplenti di prima fascia, in possesso di abilitazione su posto comune o con la specializzazione su sostegno. La beffa sta nel fatto che tra questi potrebbero esserci coloro i quali il concorso non l’hanno passato, ma che in questo guazzabuglio si ritrovano a ottenere una cattedra prima di chi il concorso l’ha vinto nonostante siano stati bocciati. Se non è questo il fondo, poco ci manca.