Scuola

Ricorso contro Green Pass: la decisione del Tar del Lazio sorprende le scuole

Rischiano di infrangersi presto le speranze di sovvertire l’introduzione del Green Pass scuola: il Presidente della prima sezione del Tar Lazio ha respinto la domanda di provvedimento cautelare d’urgenza promossa contro l’introduzione dell’obbligatorietà del Green pass in ambito scolastico ed universitario. Ciò significa che salvo colpi di scena, a questi punto improbabili, il primo settembre la prima campanella coinciderà con la giostra della verifica dei Green Pass, destinata a causare code e rallentamento dei servizi scolastici. Una decisione che sorprende le scuole, che speravano in una conclusione differente.

Il ricorso contro il Green pass

Il ricorso depositato innanzi al Tar Lazio, aveva provato a sollevare l’illegittimità della disposizione, chiedendone l’immediata sospensione in via cautelare urgente.

Niente da fare: il Presidente della prima sezione del Tar Lazio ha ritenuto di dover respingere la domanda ritenendo inammissibile il ricorso.

Il giudice amministrativo può infatti solo annullare gli atti amministrativi ritenuti illegittimi, mentre l’impugnazione in oggetto atteneva l’annullamento dello stesso decreto legge. Ciò nonostante il nostro ordinamento riservi alla Consulta il sindacato sugli atti legislativi sotto il profilo della conformità alla Costituzione stessa.

Una questione tecnica

Per ottenere l’ammissibilità del ricorso, sarebbe servita l’impugnazione contestuale degli atti amministrativi – eventualmente anche di carattere generale per sollevare la questione incidentale di legittimità costituzionale in ordine al decreto legge che ne costituisce la base normativa.

Dunque il Green Pass per il momento resta in vigore. Il primo settembre i dirigenti scolastici e i delegati da loro incaricati (docenti o personale Ata) dovranno controllare uno per uno tutto il personale scolastico, per verificare non solo che siano muniti di Green Pass, ma anche che lo stesso sia valido. Lo strumento per effettuare tale verifica è automatico, e restituisce solo una risposta valido/non valido, senza fornire alcuna informazione circa la scadenza dello stesso.

Impossibile stabilire la scadenza del Green Pass

Questo obbliga di fatto al controllo quotidiano, perchè il green pass del docente X che risulta valido oggi, potrebbe non essere più valido domani, e il dirigente scolastico non avrebbe alcun modo di verificare se il giorno successivo il certificato verse sarebbe ancora valido o meno.

Il Green pass infatti non mostra in alcun modo la data di scadenza. Un problema dettato dalla tutela della privacy dei docenti e del personale ata, che rischia però di avere grosse ricadute a livello organizzativo. Le soluzioni ci sarebbero (autocertificazioni, comunicazioni dei dati sui docenti), ma per il momento sembrano ipotesi che non piacciono al Governo, che preferisce controlli mirati e precisi.