Scuola

Posticipare la scuola di un mese per vaccinare: per Bassetti è “uno scandalo”

Posticipare l’inizio della scuola di quasi un mese in modo da permettere di vaccinare un 10% in più di persone. E’ la proposta di Italo Farnetani, professore ordinario di pediatria della Libera Università Ludes di Malta, per consentire alla scuola di riaprire in sicurezza. Se si decidesse di far slittare l’inizio della scuola di quasi un mese, si potrebbero effettuare più di 10 milioni di vaccinazioni, sempre a patto che si tornasse al ritmo di 500mila somministrazioni giornaliere.Posticipare la scuola di un mese per vaccinare: per Bassetti è "uno scandalo"

Il parere di Bassetti sullo slittamento della riapertura delle scuole

Sulla proposta è intervenuto Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova: “Posticipare l’inizio della scuola sarebbe un fallimento totale della politica e del ministero dell’Istruzione e si dovrebbe dimettere il ministro”, ha affermato Bassetti. Quest’ultimo ha, inoltre, ricordato che ormai sono tre mesi che chiede di lavorare “sulla vaccinazione degli insegnanti, dei ragazzi” e sugli strumenti per aumentare l’aerazione nelle classi. “Pensare di posticipare oggi l’inizio dell’anno scolastico sarebbe un errore gravissimo e scandaloso per un Paese civile, ha infine aggiunto Bassetti.

Farnetani è sicuro sia la soluzione migliore

Farnetani è convinto: “Avremmo un netto aumento della copertura vaccinale con un abbassamento del rischio di contagio sia a scuola sia nella fase dei trasporti quando si mettono in movimento – fra alunni, genitori o altri parenti, docenti e personale scolastico – circa 20 milioni di persone al mattino e altri 20 milioni all’uscita. E’ dunque evidente che aver somministrato la considerevole cifra di 10 milioni di dosi in più avrebbe un peso“.

No ai tamponi gratuiti per i docenti

Intanto arriva la conferma che il Ministero non ha alcuna intenzione di assicurare tamponi gratuiti ai docenti che non vogliono vaccinarsi. La conferma del cambio di rotta dopo l’accordo fra le parti sul protocollo di sicurezza, il 14 agosto. Inizialmente era emerso che i tamponi per il personale scolastico non vaccinato sarebbero stati effettuati gratuitamente dalle scuole, grazie ad un apposito fondo. Invece successivamente il Ministro dell’Istruzione ha chiarito che tali tamponi gratuiti erano destinati al solo personale fragile. Posizione confermata dalla nota esplicativa pubblicata dal Ministero il 18 agosto.