Scuola

Supplenze Gps Istanze Online: come fare se non si è presentata la domanda

Nei prossimi giorni si capirà meglio quanti candidati non sono riusciti a inviare le domande per le supplenze relative all’anno scolastico 2021/22. Il malfunzionamento degli ultimi giorni di Istanze Online potrebbe avere impedito a una parte dei candidati inseriti nelle GaE e GPS di presentare entro la data di scadenza la domanda di partecipazione all’attribuzione degli incarichi con scadenza 31 agosto o 30 giugno.Supplenze Gps Istanze Online: come fare se non si è presentata la domanda

Il silenzio del Ministero

Il Governo ha deciso di non concedere una proroga, e così dalla prossima settimana sarà avviata la procedura relativa alle nomine, cui corrisponderà parallelamente il valzer di ricorsi organizzati dai sindacati.

La scelta di procedere a una procedura informatizzata ha certamente portato molti benefici in termini di organizzazione, ma inevitabilmente ha anche provocato qualche disservizio per gli aspiranti inseriti nelle graduatorie. Anche in virtù del ritardo con cui sono state pubblicate le disponibilità da parte delle scuole.

La procedura di attribuzione riguarderà anche i posti di sostegno da graduatorie ai docenti senza titolo di specializzazione. Uno scenario che si concretizzerà solo nel caso in cui le relative graduatorie si esauriscano.

Quanti candidati non sono riusciti a inoltrare la domanda

A questo punto si attende la settimana prossima per capire lo scenario che si concretizzerà, tra domande presentate, posti che resteranno scoperti e soprattutto iniziative dei sindacati che già stanno organizzando i ricorsi. La sensazione è che siamo lontani dal poter definire questa situazione conclusa, perchè troppi sono ancora i tasselli che mancano per capire come andrà a finire.

Innanzitutto, ci si aspetta nelle prossime ore un comunicato del Ministero. In realtà lo si attendeva già prima della conclusione della procedura, e la speranza era che fosse orientato a concedere una proroga. Ma evidentemente i tempi troppo ristretti che ci separano dall’avvio del nuovo anno scolastico, hanno impedito di concedere un paio di giorni in più ai candidati per completare la procedura.

Scattano i ricorsi

Decisione che presta il fianco ai ricorsi. Importante sarà quantificare anche il numero di candidati che non sono riusciti a completare l’inoltro della domanda in tempo utile per via del malfunzionamento del sistema. Malfunzionamento dovuto dai troppi accessi negli ultimi giorni. Troppi accessi negli ultimi giorni dovuti al ritardo delle pubblicazioni delle disponibilità. Insomma un serpente che si morde la coda, ma alla fine a pagare sono stati i singoli docenti che non sono riusciti a completare l’inoltro della domanda.

Il consiglio è tenere monitorata la situazione e seguire gli aggiornamenti, per eventualmente aderire prima possibile ai ricorsi che certamente partiranno a stretto giro di posta la prossima settimana.