Green Pass scuola: docenti e ata pagheranno 4mila euro di tamponi l’anno
Nonostante le proteste di sindacati, associazioni di categorie e diretti interessati, ci si avvicina a passo spedito verso il primo anno scolastico in cui per accedere agli istituti servirà il Green Pass scuola. Per i docenti non ci sono molte alternative. Chi è vaccinato non avrà alcun problema. Chi non è vaccinato potrà accedere solo se rientra in una delle categorie esentate per problemi di salute che suggeriscono di evitare il vaccino. Oppure bisognerà mostrare l’esito di un tampone negativo effettuato nelle ultime 48 ore.
Protocollo cambiato in corsa
Soluzione, quest’ultima, decisamente scomoda per la frequenza con cui bisognerà sottoporsi al test. E anche molto costosa. In un primo momento, leggendo il protocollo sicurezza emesso dal ministero, si era avuta la sensazione che ci fosse un fondo per gli insegnanti che non volevano vaccinarsi e che preferivano il tampone. Nulla di più sbagliato. Il Governo si è affrettato a correggere il tiro, spiegando anche con un certo fastidio che nulla sarà fatto per agevolare coloro i quali non vogliono vaccinarsi. E che anzi il fondo sarebbe stato utilizzabile solo dai docenti appartenenti alle categorie fragili.
Questa la nota con cui il ministero ha chiarito definitivamente la questione: “Le scuole potranno utilizzare parte delle risorse assegnate, e in corso di assegnazione, per l’effettuazione tramite le ASL o strutture diagnostiche convenzionate di tamponi nei confronti del solo personale scolastico fragile, dunque esentato dalla vaccinazione”.
Per gli studenti nessun obbligo, per ora
Per il momento per gli studenti nessun obbligo di Green Pass: solo la forte raccomandazione a vaccinarsi, con una corsia preferenziale riservata alla fascia 12-18 che il Governo si augura, insieme alle limitazioni per il Green Pass classico, possa alzare notevolmente la percentuale dei vaccinati.
Per i docenti e per il personale Ata che invece non ne vogliono sapere di vaccinarsi, resta l’alternativa del tampone a pagamento. Una alternativa molto costosa, e non omogenea, considerato che i prezzi dei tamponi variano da regione a regione e a seconda del centro cui ci si rivolge.
Quasi 4mila euro di tamponi l’anno per docenti e personale ata
Se si effettua il tampone molecolare, si paga di più: può costare anche 70 euro. Quello rapido invece costa meno, ma può costarne anche 40 di euro.
Il calcolo è presto fatto: chi decidesse di intraprendere la strada dei tamponi per tutto l’anno, dovrebbe sopportare una spesa complessiva che oscilla tra i 2 e i 4 mila euro l’anno, dal momento che sarebbe necessario sottoporsi a circa 100 tamponi nell’arco dell’anno scolastico. “La nostra posizione è stata chiara fin dall’inizio – osserva il segretario generale della Uil Scuola Turi– i costi per l’effettuazione dei tamponi diagnostici debbono essere a totale carico delle scuole, utilizzando i fondi specifici erogati dal Ministero dell’Istruzione per la profilassi sanitaria anti Covid.”