Scuola

Green Pass università studenti: conseguenze per chi si rifiuta

In vista della ripresa delle attività didattiche, a tutti i livelli, cresce il malumore per l’obbligo del Green Pass. Che se per la scuola riguarda solo Docenti e Personale Ata, per l’Università coinvolge anche gli studenti. Chi non è vaccinato o non esibisce il tampone relativo alle ultime 48 ore, non può accedere alle lezioni universitarie e agli esami. Così come per il Green pass scuola, anche per il Green Pass universitario sta aumentando il fronte di contrari all’obbligo vaccinale o al tampone, per partecipare a tutte le attività in presenza.Green Pass università studenti: conseguenze per chi si rifiuta

Norma discriminatoria e lesiva del diritto allo studio

Se per il Green Pass scuola le principali proteste attengono al diritto al lavoro e alla privacy, oltre che alla libera scelta circa l’assunzione di farmaci e cure cui sottoporsi, per l’Università chi è contrario ritiene la norma discriminatoria e lesiva del diritto allo studio.

Anche in questo caso Anief si sta muovendo per presentare ricorsi e diffide nei confronti dei rettori, con l’obiettivo di assicurare l’accesso in presenza ai corsi universitari o comunque l’accesso a distanza agli stessi ed alle attività didattiche.

Come per il Green Pass, anche in questo caso si tratterebbe di una norma che viola il regolamento europeo, che impedisce qualunque tipo di discriminazione sulla base di scelte fatte in merito alla gestione delle cure e della propria salute.

Le sanzioni

Chi verrà trovato sprovvisto di Green Pass all’interno dell’Università, sarà punito con una multa da 400 a 1.000 euro.

Resta da capire inoltre se le misure di salvaguardia della continuità didattica a beneficio degli studenti che non riescano a partecipare alle attività didattiche o curriculari in presenza, assicurando loro modalità a distanza ovvero diverse azioni di recupero delle stesse, valga per chi non può vaccinarsi o anche per chi non vuole vaccinarsi.

Inoltre, nell’ottica del protocollo di sicurezza firmato dal Ministero, vale sempre l’obbligo di usare le mascherine per consentire lo svolgimento in presenza di attività e servizi, a meno che alle attività didattiche e curriculari partecipino esclusivamente studenti che abbiano completato il ciclo vaccinale o con un certificato di guarigione in corso di validità.

La situazione contagi in Italia

Chiara l’intenzione del Governo di proseguire con una serie di provvedimenti che “spingano” la maggior parte della popolazione a vaccinarsi prima possibile. La criticità maggiore, al momento, riguarda il mondo della scuola, che rimettendosi in moto dal primo settembre, tra istituti e mezzi di trasporto, potrebbe provocare un considerevole aumento dei casi, che per adesso sono tenuti relativamente sotto controllo nonostante l’arrivo anche in Italia della variante delta. Nelle ultime 24 ore in Italia si sono registrati sono 5.237 i nuovi casi di contagio in Italia, mentre sono 54 i morti, ieri erano stati 24. Sono stati processati 238.073  tamponi, il tasso di positività scende al 2,2 per cento. Ieri erano stati 74.021. Il tasso di positività è in calo rispetto al 4,9% di ieri.