Rientro a scuola 2021: la soluzione del Miur? Finestre aperte anche se fuori si gela
Il rientro a scuola, di settembre, con Green Pass scuola o meno, tiene banco e preoccupa non poco insegnanti, personale ata e famiglie dei ragazzi, oltre che i ragazzi stessi. Le polemiche non mancano da parte degli addetti ai lavori che ritengono assolutamente insufficienti le misure predisposte dal Governo, limitate di fatto all’introduzione dell’obbligo vaccinale o dell’obbligo di mostrare un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.
Uno dei temi non affrontati dal Governo è quello dello sdoppiamento delle classi. Al momento per i ragazzi non c’è alcun obbligo vaccinale, senza considerare che per gli under 12, non c’è nemmeno un vaccino disponibile e attualmente approvato.
Rientro a scuola in sicurezza
Ci si chiede dunque come fare a garantire la distanza minima di sicurezza in classe piccole con oltre venti studenti. Considerato che la didattica in presenza dovrà diventare una regola e non un’eccezione come negli ultimi due anni, relegando la didattica a distanza a una extrema ratio di cui non si sente più il bisogno e che stava penalizzando l’apprendimento e la crescita dei ragazzi stessi.
In tutto ciò, il Governo sta provando a stilare alcune indicazioni di massima, alcune delle quali però rischiano di scantonare nel grottesco. Una di queste riguarda il tema dell’aerazione delle classi. Un tema che è oggetto di discussione tra governo e sindacati e che fa parte del più ampio contesto del protocollo di sicurezza che dovrà essere varato prima dell’inizio dell’anno scolastico.
I sindacati non sono ancora convinti
Un protocollo la cui definizione sembra abbastanza lontana dall’essere perfezionata, in virtù di una serie di divergenze che hanno consigliato alle parti di aggiornarsi a dopo Ferragosto, quando però i giorni cominceranno a scarseggiare in vista della ripresa dell’anno scolastico.
Uno dei temi più delicati, come detto, è quella dell’aerazione dei locali scolastici. Un problema la cui risoluzione diventa ancora più impellente in virtù proprio delle classi pollaio cui facevamo riferimento prima e che il governo sta cercando di arginare.
Finestre aperte con qualunque clima
Nelle classi che ospitano più di 20 alunni per 5-6 ore, bisogna necessariamente far circolare l’aria diventa fondamentale per evitare il contagio da Covid-19. La soluzione del Ministero, abbastanza artigianale, è quella di tenere aperte leggermente una o più ante delle finestre e la porta dell’aula in modo intermittente o continuo.
Secondo il Ministero, si raggiungerà la massima efficienza quando su entrambi i lati dell’aula le finestre saranno aperte. Attenzione però: questo dovrà essere effettuato anche in caso di maltempo o di freddo intenso, in pieno inverno. Condizionatori, o impianti di sanificazione nelle aule? No, secondo il ministero, basta aprire le finestre.
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