Scuola

Green Pass scuola: niente licenziamento per chi non si vaccina

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il Green pass per docenti e Ata a partire dal 1° settembre diventa ufficiale. Il mondo della scuola si prepara a una svolta epocale, resa necessaria dall’emergenza legata alla pandemia. Quindi insegnanti e lavoratori del mondo della scuola, entro quella data, dovranno necessariamente vaccinarsi, per non restare fuori dagli istituti. Senza Green Pass a scuola non si entra.

Non ci sarà licenziamento

Cosa succede a chi non ce l’ha e si presenta a scuola provando a entrare? Viene rimandato a casa, ma la sua viene considerata assenza ingiustificata. Che inevitabilmente si dovrà protrarre anche per i giorni successivi. Ma il limite fissato è di cinque giorni di assenza. Dopodichè non si viene licenziati, ma scatta la sospensione che comporta niente stipendio ne alcun altro compenso.

Insomma, senza troppi giri di parole, è obbligatorio vaccinarsi per poter continuare a lavorare nel mondo della scuola. Le misure sono valide dal primo settembre fino al perdurare dell’emergenza sanitaria che allo stato attuale è stata fissata al 31 dicembre 2021. Ma non è detto che lo stato di emergenza venga prorogato anche fino alla fine dell’anno scolastico, salvo scomparsa improvvisa del virus che al momento non sembra ipotizzabile.

Garantire distanza di sicurezza minima

Per tutti gli altri, e ci riferiamo agli studenti, nessun obbligo di Green Pass e dunque di vaccinazione, almeno per il momento. Poi saranno le curve dei contagi a dire se si potrà procedere con questo protocollo o se si dovrà inserire qualche restrizione maggiore anche per gli alunni. Che dovranno continuare a portare la mascherina e dovranno rispettare il distanziamento sociale, soprattutto (ci riferiamo alla mascherina) in quelle classi o situazioni in cui è impossibile garantire la distanza di sicurezza minima.

Questo fa pensare che in una classe in cui non c’è un numero elevato di alunni e i banchi sono tutti ad almeno un metro l’uno dall’altro, con gli studenti impegnati a seguire la lezione, si possa togliere la mascherina. Insomma il Governo tira dritto con la sua politica votata all’esigenza di far rientrare i ragazzi in presenza e in sicurezza. Per fare questo, il minimo comune denominatore non può non essere la vaccinazione di docenti e personale.

Vaccinazioni al 90%

Docenti che al momento risultano vaccinati, a livello di categoria, per il 90%. Dunque non dovrebbe essere difficile raggiungere la totalità delle vaccinazioni entro fine agosto, in modo da consentire l’avvio delle lezioni in presenza e in sicurezza. La didattica a distanza deve essere una soluzione estrema, de relegare a quelle zone, qualora se ne costituissero, rosse e arancioni che subirebbero restrizioni a livello legale.