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Caso Denise Pipitone, rinvio a giudizio per l’ex Pm

Fa discutere nelle ultime ore la notizia che Maria Angioni, l’ex pm che per prima indagò sul caso di Denise Pipitone, sia stata rinviata a giudizio. Ricordiamo che di Denise Pipitone, la bimba scomparsa a Mazara del Vallo ormai 17 anni fa nel 2004, si è tornato a parlare prepotentemente negli ultimi tempi in virtù di alcuni aggiornamenti di cronaca che hanno riguardato anche alcuni presunti scoop di trasmissioni televisive.Caso Denise Pipitone, rinvio a giudizio per l'ex Pm

Appuntamento sotto Natale

Ma la notizia che riguarda Maria Angioni, l’ex pm che per prima indagò sul caso, è tutto tranne che gossip. Il tribunale di Sassari l’ha infatti invitata a comparire il prossimo 23 dicembre dinanzi al giudice di Marsala, dopo averla rinviata a giudizio. Per lei è scattata l’accusa di false dichiarazioni ai pm. In tribunale dovrà rispondere di queste accuse.

Maria Angioni negli ultimi tempi aveva in prima persona parlato di alcune novità per quel che riguardava le indagini su Denise. Lei stessa si diceva convinta che la bimba fosse ancora viva, senza sapere di essere una ex bambina sparita anni fa a Mazara del Vallo. La Angioni si era detta convinta che le indagini fossero state caratterizzate da fughe di notizie e depistaggi. Male indagini dei magistrati non sono andate in questa direzione.

Il parere degli inquirenti

Adesso secondo quanto emerge, l’ex pm Angioni, da indagata, aveva deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere su alcune circostanze relative ai suoi racconti televisivi. Gli inquirenti li reputano infondati. Ora c’è da capire il motivo dei suoi silenzi. Ma la Angioni si era detta favorevole a un rinvio a giudizio che le avrebbe consentito di chiarirsi in aula.

Nelle prossime settimane dunque potrebbero emergere nuovi elementi circa un evento di cronaca che ormai tiene con il fiato sospeso da tantissimi anni e che in molti si augurano possa arrivare a una conclusione a al racconto di una verità, qualunque essa sia.

Lo sfogo su Facebook

“Per spirito di leale collaborazione con la Procura di Marsala ho chiesto di essere sottoposta a un nuovo interrogatorio, in data successiva ai giorni in cui avrò avuto la materiale disponibilità degli atti del corposo fascicolo relativo al processo per il sequestro di Denise Pipitone, e diversi altri fascicoli rilevanti. La Procura ha fissato date che non mi avrebbero permesso di rendere dichiarazioni suffragate dagli atti, ho chiesto un rinvio, e come immediata reazione la Procura ha scelto di esercitare l’azione penale nei miei confronti”, ha scritto Angioni su Facebook.