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Immissioni in ruolo Ata: arrivano altri 12 mila posti e scelta sedi 2021 rinviata

Se sei tra coloro i quali attendevano con ansia novità riguardanti le immissioni in ruolo ATA, sarai certamente contento di sapere che i sindacati hanno fatto formale richiesta al Mef di provvedere ad ulteriori 12 mila assunzioni. Numeri che bastano a soddisfare la carenza di personale? La risposta è no. Ulteriore notizia, è che per la scelta delle sedi inizialmente prevista dal 22 al 29 luglio è stato comunicato che i termini verranno posticipati, anche se non è ancora stata indicata una data utile.

Può definirsi quindi fruttuoso l’incontro che si è tenuto nelle scorse ore tra Ministero dell’Istruzione e Sindacati. L’argomento più importante all’ordine del giorno tra quelli trattati era senza dubbio lo Schema di decreto del Ministro dell’Istruzione recante Procedura assunzionale dei Direttori dei servizi generali e amministrativi per chiamata veloce.Immissioni in ruolo Ata: arrivano altri 12 mila posti e scelta sedi 2021 rinviata

Meglio di niente, forse

Ma l’incontro è stato anche occasione utile per approfondire l’argomento delle procedure di immissione in ruolo del personale ATA, su alcuni aspetti cui i sindacati tenevano molto. In questo senso, da parte del Ministero sono giunte rassicurazioni circa la richiesta, già effettuata nei confronti del Mef, per avere l’autorizzazione utile a sbloccare qualcosa come 12.000 assunzioni.

Verrebbe da dire meglio di nulla. Ma non si tratta certo della quantità di posti che i sindacati si aspettavano di ottenere. Molto più semplicemente, non è un contingente che può essere sufficiente a rendere migliore la situazione. I sindacati hanno fatto sapere che si tratti di numeri molto bassi, che bastano a malapena a compensare il turn-over. I sindacati hanno reso note le loro rimostranze.

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Bastano a coprire nemmeno la metà

Secondo le parti sociali, il Ministero e il Mef hanno dimostrato ancora una volta di tenere in scarsa considerazione un comparto importante come quello del personale ATA, che si può dire non sia stato debitamente tenuto in considerazione. La richiesta di 12mila basta a malapena a coprire la metà del reale fabbisogno, che si aggirerebbe intorno ai 27.000 posti vacanti. Quindi si provvederebbe alla copertura di circa il 40% dei posti vacanti.

Inoltre, per la scelta delle sedi inizialmente prevista dal 22 al 29 luglio è stato comunicato che i termini verranno posticipati, anche se non è ancora stata indicata una data utile. La certezza è che per il momento su Istanze online la finestra per le domande non è ancora stata sbloccata.