Scuola

Rapporto Invalsi 2021: la dad ha fatto danni soprattutto al Sud e alle superiori

Arriva la conferma nei dati ufficiali del Rapporto Invalsi   di quanto già si poteva immaginare: il Covid e la didattica a distanza hanno penalizzato, oltre all’economia, anche l’istruzione dei nostri studenti. Le incertezze circa lo svolgimento del programma scolastico, la discontinuità didattica e la dad che non può certo sostituire la didattica in presenza, hanno fatto gravi danni in tutti coloro i quali si sono trovati ad affrontare duri mesi di scuola, soprattutto se si trattava delle superiori. La conseguenza è un danno all’apprendimento delle nostre generazioni future. Il tutto innestato in un quadro già di per se difficoltoso della didattica italiana, che si prepara a un nuovo anno scolastico senza troppe certezze.Rapporto Invalsi 2021: la dad ha fatto danni soprattutto al Sud e alle superiori

Penalizzate le superiori

I numeri, spesso freddi ma molto spesso impietosi, raccontano che alle scuole medie il 39% degli studenti non ha raggiunto risultati soddisfacenti in italiano. La statistica si fa ancora più drammatica se si passa ad analizzare la matematica, che raggiunge un preoccupante 45%. Ancora peggio per quel che riguarda le scuole superiori, con il dato che si attesta rispettivamente al 44% e al 51% con un + 9%.

Peggio al Sud

Inevitabilmente sono le regioni del Sud a patire maggiormente la situazione, dove le difficoltà di connessione e la poca predisposizione tecnologica di alcune zone hanno penalizzato molti ragazzi. Infatti nel Mezzogiorno oltre la metà degli studenti non raggiunge la soglia minima di competenze in Italiano. Peggio di tutte fanno Campania e Calabria con il 64%, Puglia 59%, Sicilia 57%, Sardegna 53%, Abruzzo 50%. Drammatico il dato in Campania relativo al 73% degli studenti incapace di raggiungere il livello minimo di competenza in matematica. Fanno meglio ma nemmeno tanto in Sicilia 70%, 69% Puglia.