Scuola

Concorso Stem 2021: attesa della prova orale tra ricorsi e abilitazioni

Non sono molti, ma i candidati in grado di raggiungere la soglia di 70 su 100 richiesta per superare la prova scritta del concorso ordinario per le discipline scientifiche STEM, sono in attesa di sostenere la prova orale, previa convocazione tramite mail da parte del competente USR. In alcuni casi, al posto della prova orale, ci sarà la prova pratica. E’ in piedi l’ipotesi dell’abilitazione a cascata per chi non rientrerà tra i vincitori pur avendo superato le prove, conseguendo così l’abilitazione.Concorso Stem 2021: attesa della prova orale tra ricorsi e abilitazioni

Le abilitazioni a cascata consentono di coprire le molte cattedre vacanti facenti parte delle classi di concorso, per cui la procedura è stata anticipata: A020 “Fisica”; A026 “Matematica”; A027 “Matematica e Fisica”; A028 “Matematica e Scienze”; A041 “Scienze e tecnologie informatiche”.

Abilitazione automatica

Chi supera tutte le prove concorsuali, raggiungendo quindi i punteggi minimi previsti, ottiene l’abilitazione all’insegnamento per le classi di concorso relative.

Significa quindi che l’abilitazione ottenuta per una classe di concorso, da parte di chi ha preso parte all’apposita procedura, valga in automatico anche per altre classi di concorso dello stesso grado:

Attestazione abilitazione da Usr

L’attestazione del conseguimento dell’abilitazione è competenza dell’USR responsabile della procedura.

Chi conseguirà l’abilitazione tramite il metodo “a cascata” avrà diritto a richiedere la mobilità professionale su quelle classi di concorso. Questo non significa però che si avrà diritto all’immissione in ruolo. Quindi niente titolo di vincitore in caso di classi di concorso a cascata. Si ha diritto però ad entrare in possesso della relativa abilitazione.

Questo in attesa che arrivino gli inevitabili ricorsi per il concorso Stem, una conferma in più per una parte di partecipanti. Le difficoltà incontrate dai candidati, con il boom di bocciati lascerà inevitabilmente molti strascichi. Il numero di partecipanti, in proporzione ai bocciati è stato altissimo.

Ricorsi in arrivo

E il risultato è stato un numero elevatissimo di potenziali insegnanti che non potranno occupare le cattedre richieste. Quesiti troppo difficili, troppo poco tempo a disposizione e non completa corrispondenza tra caratteristiche del bando ed effettiva prova concorsuale. Saranno questi i motivi principali su cui si giocherà la partita nelle prossime settimane.

Un contrattempo di cui certo non si sentiva il bisogno e che rischia di ritardare il completamento delle procedure per l’immissione in ruolo di questa categoria di docenti. Il paradosso è che si trattava di un concorso nato per coprire un gran numero di cattedre vacanti con urgenza assoluta. E che invece è diventato un concorso troppo selettivo, a discapito del fine stesso del concorso.