Scuola

Tfa sostegno: specializzazione per chi ha 36 mesi di servizio senza titolo

Eliminare il numero chiuso per l’accesso e specializzare il maggior numero di docenti per il sostegno. Considerato che il prossimo anno scolastico è destinato a iniziare con almeno 50mila docenti non specializzati. Sono le priorità da risolvere per quel che concerne il tema Tfa Sostegno. Una delle criticità maggiori da risolvere sta nel fatto che i corsi attualmente banditi dal Miur non soddisfano le necessità didattiche effettive. Perchè non tengono conto del numero dei supplenti, del numero dei docenti non specializzati. E nemmeno dell’incremento annuo degli alunni disabili.Tfa sostegno: specializzazione per chi ha 36 mesi di servizio senza titolo

Addio al numero chiuso

La prima soluzione sarebbe eliminare il numero chiuso, cosa che consentirebbe libero accesso ai corsi di sostegno universitari. Ciò permetterebbe la loro frequenza anche al personale di ruolo.

La buona notizia è che proprio in questi giorni il ministero dell’Istruzione ha autorizzato l’avvio dei corsi di specializzazione su sostegno per 16mila posti.

60mila docenti nel prossimo triennio

Il progetto è arrivare a specializzare con altri corsi altri 60mila docenti nel prossimo triennio.

Fino a quando il numero di posti per la frequenza dei corsi di specializzazione sarà troppo basso rispetto alle necessità, soprattutto nelle province dove c’è maggiore richiesta di personale specializzato in didattica speciale, difficilmente si potrà dare la giusta risposta agli alunni e al mondo della scuola che necessita di sostegno.

Una soluzione sarebbe includere automaticamente nei nuovi corsi Tfa sostegno tutti coloro che hanno svolto almeno trentasei mesi di servizio su sostegno senza titolo specializzante. Questo ridurrebbe la necessità di supplenza e aumenterebbe la qualità del servizio offerto ai ragazzi, eliminando insegnanti non specializzati, precari, nominati su posti di sostegno.