Concorso straordinario, restano fuori migliaia di docenti di medie e superiori
Non si placano le polemiche e continuano ad aumentare i ricorsi per le esclusioni dal nuovo concorso straordinario riservato ai docenti della secondaria. Un paradosso che porterà, su 32mila posti banditi e 60mila candidati, solo 15mila in cattedra.
Il paradosso cui facciamo riferimento è che tutto ciò avviene nonostante le prove siano state allargate a tutti gli idonei. A complicare il tutto, la necessità di rispondere in pochi minuti a domande aperte complesse, una delle quali anche in inglese.
Continuità didattica in fumo
A essere penalizzati, oltre ai singoli candidati, è in generale il mondo scuola. Anche il prossimo anno la continuità didattica verrà penalizzata, con molte cattedre non assegnate nonostante un concorso straordinario pensato appositamente per ridurre il precariato.
E così i docenti di ruolo rischiano di essere sempre meno, anche in virtù delle difficoltà nel gestire le graduatorie delle supplenze. Le Gae sono chiuse e le Gps sono aperte alle assunzioni a tempo indeterminato. Ma anche in questo caso ci sono difficoltà e impedimenti.
Concorso riservato al 50%
Ecco perchè sono in molti che richiedono di accedere alla graduatoria anche se la elezione è andata male. Questo perchè non può considerarsi efficace un concorso riservato rivolto agli insegnanti della scuola secondaria con tre anni di servizio che andrà a collocare in ruolo solo il 50% dei 32mila posti messi a bando.
Se si pensa che la previsione più pessimistica parlava di 22mila immessi, si capisce la portata del fallimento. E cos le direttive europee, orientate all’assorbimento del maggior numero di precari possibile, verranno disattese.
La situazione, secondo i sindacati andrà risolta in tempi brevi per evitare di avere a settembre gli stessi insegnanti con un contratto a tempo determinato, circa 220mila contratti annuali sottoscritti nell’anno scolastico 2020/2021.