Scuola

Tfa sostegno 2021: bando: chi può partecipare

Coloro i quali dispongono unicamente della laurea triennale e dei 24 CFU, non hanno titoli sufficienti per prendere parte al percorso di specializzazione relativo al TFA sostegno VI ciclo scuola secondaria di primo e secondo grado. Si tratta di una questione che riguarda moltissimi aspiranti insegnanti, che ambiscono a conquistare uno dei posti disponibili per il prossimo ciclo di TFA.

TFA sostegno VI ciclo, caccia aperta ai posti disponibili

I posti messi a disposizione dal ministero per il prossimo ciclo di TFA sostegno sono in tutto 22mila. Ma si tratta di posti che vanno comunque ripartiti tra i vari gradi di istruzione. Si arriva a questo totale sommando i 15.809 posti richiesti dal MI, già autorizzati e i 6191 che vengono fuori da quelli autorizzati per il triennio 2018-2020.

Questi posti però, come anticipato e confermato dal ministero, non sono a disposizione di coloro i quali possono esibire laurea triennale e 24 CFU.

Quali sono i requisiti richiesti

I requisiti richiesti ai docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado sono altri, e nello specifico, uno dei seguenti:

abilitazione specifica sulla classe di concorso ovvero analoghi titoli di abilitazione conseguiti all’estero e riconosciuti in Italia ai sensi della normativa vigente; oppure
laurea magistrale o a ciclo unico (oppure diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso) più 24 CFU/CFA (acquisiti in forma curricolare, aggiuntiva o extra curricolare nelle discipline antro-po-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, garantendo comunque il possesso di almeno sei crediti in ciascuno di almeno tre dei seguenti quattro ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche).

Un equivoco che sta ingenerando molta confusione e il cui responso negativo inevitabilmente non farà altro che aumentare la frustrazione di coloro i quali ritenevano di avere i requisiti per poter ambire a uno dei posti a disposizione, e che invece dovranno confrontarsi con la dura realtà che evidenzia come il loro profilo, al momento non risulta idoneo alla selezione.