Scuola

Allarme tamponi sui bambini: causano lesioni a naso e gola

Scatta l’allarme tamponi effettuati nei più piccoli. Con il rientro a scuola, il rischio che aumenti la necessità dei controlli sui bambini aumenta, ma al contempo si segnalano i potenziali rischi che questo tipo di indagine può causare in età pediatrica. Lo sostiene il professor Gian Vincenzo Zuccotti, del Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche Sacco e direttore della Clinica pediatrica dell’ospedale Buzzi, secondo cui i tamponi possono provocare danni nei più piccoli.




Il professore sta portando avanti al contempo il progetto sperimentale di Sorveglianza sierologica dell’infezione da Sars-Cov-2 mediante test pungidito agli alunni delle scuole di Milano prima dell’inizio delle lezioni.

“Siamo solo a settembre e ciò a cui stiamo assistendo, lo dico da pediatra, è un abuso di tamponi naso-faringei, tanto che gli otorini stanno già segnalando lesioni in naso e gola. Non possiamo sottoporre i bambini a continui tamponi per far stare tranquilli noi adulti. Li stiamo traumatizzando”.

“Abbiamo consegnato 6 mila kit a bambini e ragazzi dai 3 ai 18 anni di 14 scuole cittadine – racconta Zuccotti –. Ce ne sono stati restituiti 3 mila. Il 3,2% dei giovani che hanno effettuato il test è risultato positivo agli anticorpi, quindi ha avuto il Covid. Di questi 91 bambini e ragazzi, però, nessuno è risultato ancora positivo al virus, i tamponi hanno avuto esito negativo”.

Zuccotti – così come segnala il quotidiano “Il Giorno” – parla anche delle differenze percentuali tra fasce di età: “6% di positivi al test tra i 3 e i 6 anni, 4% tra i 6 e gli 11, 2% tra gli 11 e 18”. Il risultato, dunque, dimostra che coloro che sono stati infettati di più tra i minorenni sono i più piccoli.