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Concorso scuola 2018, anticipazioni decreto: 3 anni di formazione per scuola secondaria

Il 2018 è appena iniziato ma già sale la febbre per il prossimo concorso scuola che sarà caratterizzato dal nuovo sistema di reclutamento e tirocinio della scuola secondaria di primo e secondo grado.

Il sistema prevede il concorso e il successivo percorso suddiviso in tre fasi, al termine delle quali si accede al ruolo. Il Decreto dovrebbe arrivare a febbraio, dunque ancora due-tre settimane di attesa e poi partirà la giostra.

1. laurea che consente accesso all’insegnamento (con il requisito aggiuntivo dei 24 CFU nelle discipline antro-psico-pedagogiche);
2. concorso;
3. percorso di formazione iniziale e tirocinio (FIT).

Chi supererà il concorso avrà diritto a firmare un contratto triennale retribuito di formazione iniziale e di tirocinio (FIT) con l’USR del proprio ambito territoriale scelto dai concorrenti in seguito alla vittoria del concorso.

Il percorso FIT durerà tre anni e sarà così costituito:

Primo anno: il candidato consegue il diploma di specializzazione per l’insegnamento secondario (istituito dalle Università) o il diploma di specializzazione in pedagogia e didattica speciale per le attività di sostegno didattico e inclusione (quest’ultimo per i docenti di sostegno).

Secondo e Terzo anno: il candidato svolgerà attività di formazione, durante la quale predisporrà un progetto di ricerca-azione; sempre nel corso del periodo, nello specifico durante il secondo anno, potrà svolgere supplenze brevi e saltuarie non superiori a 15 giorni e nel terzo presta servizio su posti vacanti e disponibili.

Previsto anche il tirocinio, alla base della filosofia FIT.

Una delle domande che più ricorrono in vista del prossimo concorso scuola 018 e dei suoi sviluppi riguarda i tre anni di contratto: è prevista una retribuzione? Non ci sono ancora certeze, dal momento che le condizioni economiche dei primi due anni di FIT andranno stabilite insieme alle condizioni normative, in sede di contrattazione collettiva nazionale.

Il trattamento economico ed i riferimenti normativi del terzo anno, invece, seguiranno i parametri del contratto di supplenza annuale. Questo perchè il candidato si troverà a svolgere la stessa tipologia di supplenza. Anche per conoscere i criteri di primo e secondo anno bisognerà aspettare la contrattazione collettiva nazionale.

Durante il secondo anno, l’aspirante docente, che svolge supplenze brevi, dovrebbe essere retribuito come gli attuali supplenti brevi e saltuari.

Il decreto prevede anche una sorta di fase transitoria (art. 8/4):

“Nelle more della regolamentazione del contratto collettivo nazionale, la determinazione del trattamento economico e normativo spettante al titolare di contratto FIT e’ rimessa al Ministro dell’istruzione, dell’università’ e della ricerca, che ne determina i contenuti con proprio decreto, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.”

In attesa della contrattazione, dunque, il trattamento economico e normativo dell’aspirante titolare del contratto FIT (primi due anni) è definito tramite decreto (Miur/Mef).

Decreto o Contrattazione, si deve in ogni caso attendere per conoscere la retribuzione e le condizioni normative del contratto FIT (primi due anni).