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Concorso 2018: 24 CFU ‘l’ennesima presa in giro’

Ci sono perplessità circa le modalità del prossimo Concorso Scuola 2018. In particolare si fa portavoce dei dubbi l’esponente di Sinistra Italiana, Maria Giovanna Sandri. La politica ha espresso le proprie perplessità con un post su Facebook all’interno del quale definisce il Decreto Ministeriale relativo i 24 CFU (Crediti Formativi Universitari) l’ennesima presa in giro ai danni di una generazione, la mia, già martoriata su più fronti. Il percorso che porta all’abilitazione all’insegnamento – e, soprattutto, alla stabilizzazione – è sempre stato difficile: lo è il conseguimento di una laurea (innanzitutto per i costi impossibili che richiede), lo era il TFA; ma siete riusciti a fare di peggio’.

‘Ci siamo laureati, nei tempi e nei modi che avete stabilito – prosegue Maria Giovanna Sandri – tabelle ministeriali alla mano, per non sgarrare e perdere ulteriore tempo, perché già ci aspettano decenni di precariato, economico e esistenziale, non sia mai che ci diamo anche la zappa sui piedi da soli. Poi siete arrivati voi, è arrivata la Buona Scuola, e pochi giorni fa questo Decreto, con cui ci dite che anzi no, adesso che ci siamo laureati, che abbiamo svuotato i portafogli e che siamo, come da copione, disoccupati e senza un euro, dobbiamo “recuperare” 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogico per poter partecipare (non vincere, eh!) al nuovo concorso abilitante. Perché?

Dite che così i futuri insegnanti sapranno insegnare, stare in aula. Insomma adesso noi sborsiamo altre centinaia di euro, perdiamo altri mesi di vita – o anni, rapporto di lavoro occasionale a 4-5 € l’ora permettendo – e superiamo esami come “Storia delle tradizioni enogastronomiche” o “Fondamenti di infermieristica” (questi alcuni degli insegnamenti incardinati ai settori scientifico-disciplinari previsti dal DM): risolto il problema della didattica in Italia. Ve lo chiedete mai quanto costano i vostri vuoti e falsi proclami elettorali, sulla pelle della gente? A tutti coloro che hanno scritto, firmato e sostenuto la Buona Scuola e il DM 24 CFU: dovreste farlo, chissà che per una volta non proviate il senso della vergogna.