Concorso scuola 2018: assunzione o formazione?
Si farà nel 2018 il concorso per i precari della scuola. Ma la nuova formula lascia perplessi in molti. Il Parlamento ha approvato un consiglio per la riorganizzazione e l’inserimento dei docenti con dei periodi di formazione.
Lo scopo è contrastare il precariato nella scuola con la formazione iniziale degli insegnanti e successivamente con il reclutamento degli stessi nella scuola secondaria.
I concorsi si faranno ogni due anni e non più di tre. I vincitori del concorso saranno ammessi ad un corso di formazione di tre anni suddiviso in
primo anno di specializzazione con diploma;
secondo anno con ingresso in classe;
terzo anno con assunzione in ruolo per coprire eventuali posti vuoti
Per il concorso 2018 per i precari della scuola i requisiti sono:
essere in possesso di laurea magistrale o a ciclo unico, o di un diploma di II livello dell’alta formazione o titolo equivalente e attestato livello B2 delle competenze linguistiche
certificazione del possesso dei 24 crediti formativi, ottenuti tramite diploma o esami, e guadagnati nelle discipline umanistiche o tecnologie didattiche
Serviranno avere almeno sei crediti in minimo tre degli ambiti: psicologia, antropologia, pedagogia, metodologie e tecnologie didattiche, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione. Sono requisiti necessari per i posti di tecnico-pratico. Invece per quelli di sostegno i precedenti requisiti devono riferirsi alla classe di concorso di interesse. I vincitori potranno iniziare il percorso formativo retribuito per l’anno scolastico 2019-2020.
Il concorso 2018 per i precari della scuola sarà articolato in tre prove di esame, due scritte e una orale. Per i posti di sostegno prevista una prova scritta in più.
Le graduatorie saranno assorbite ad esaurimento e il 50% dei posti sarà conservato per gli iscritti in Gae. I docenti abilitati nella graduatoria di seconda fascia saranno introdotti entro il prossimo anno scolastico in una graduatoria regionale di merito.